«Il Comune di Vibo Valentia ha partecipato attivamente al dibattito europeo, portando la voce del proprio territorio in occasione del discorso sullo Stato dell’Unione 2025, tenuto il 10 settembre dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al Parlamento europeo. A rappresentare la città è stata l’assessore al Bilancio e docente dell’Università della Calabria Pina Puntillo, in qualità di Eu councillor».
È quanto si apprende da un comunicato stampa del Comune vibonese.
L’assessore Puntillo ha espresso il pieno sostegno dell’amministrazione comunale alle priorità delineate dalla presidente von der Leyen, definendo il suo intervento come un «momento di indipendenza dell’Europa». Il discorso ha richiamato gli Stati membri e le istituzioni locali all’unità, «elemento imprescindibile per affrontare le sfide comuni e difendere valori come la libertà, la pace e la democrazia».
L’impegno di Vibo per «un’Europa unita e resiliente»
«Abbiamo espresso il nostro pieno sostegno all’Europa unita – ha dichiarato la Puntillo -. L’unità è la condizione imprescindibile per affrontare le sfide che abbiamo di fronte. Per questo, riteniamo fondamentale la difesa dei diritti umani, con una ferma condanna dell’uso della carestia come arma di guerra a Gaza e un impegno per il rafforzamento degli aiuti umanitari. L’ho ribadito nel mio intervento».

L’assessore ha poi proseguito: «Abbiamo anche evidenziato la necessità di una resilienza climatica che coinvolga in modo diretto anche le aree interne e rurali. Le istituzioni locali hanno un ruolo cruciale da svolgere in questo senso, specialmente nella prevenzione e gestione delle catastrofi naturali. Infine, ho sottolineato quanto sia importante legare la competitività economica alla giustizia sociale, con misure che contrastino il carovita e promuovano il “lavoro di qualità“, temi centrali per le nostre comunità».
Il contributo dell’assessore Puntillo, si legge in conclusione della nota, «conferma come i territori, anche quelli più piccoli come Vibo Valentia, possano e debbano giocare un ruolo attivo nel dibattito europeo, arricchendolo con le proprie esperienze e sensibilità. La partecipazione della città al discorso sullo Stato dell’Unione non è solo un onore, ma un dovere civico che rafforza il legame tra le istituzioni locali e il progetto europeo».