Stamattina, 18 dicembre, presso il palazzo della Questura di Vibo e, in occasione del tradizionale scambio di auguri con i rappresentanti della stampa, il questore di Vibo Rodolfo Ruperti, ha tracciato il bilancio di tutte le attività, messe in atto dalla Polizia di Stato nel 2025 e su tutto il territorio provinciale.

Per l’occasione, Ruperti ha evidenziato la dedizione delle donne e degli uomini della Polizia di Stato, rimarcando quel bisogno di essere sempre al servizio della collettività, ma anche ringraziando i funzionari e i sindacati di Polizia per il contributo offerto.
Le iniziative di controllo del territorio
Un primo riferimento, espresso nel corso della conferenza stampa, ha riguardato i servizi di controllo del territorio, aventi il lodevole scopo di assicurare un’efficace azione preventiva e repressiva di possibili condotte criminali, nonché una supervisione territoriale e garantita dalle volanti della questura di Vibo, dal Commissariato di Serra San Bruno e dal Posto Fisso di Tropea.
Entrando nel dettaglio e con dati alla mano, Ruperti ha elencato alcuni significativi dati che fanno riferimento al periodo che va dal 1° gennaio 2025 al 15 dicembre 2025. Dati che si sono tradotti in un totale di 99.388 veicoli e 21.2890 soggetti controllati. In più, sempre nel medesimo periodo temporale, si è attuta la denuncia di 460 persone, di cui 49 sono state tratte in arresto. Il costante monitoraggio del territorio – come ha sottolineato il questore – ha poi permesso di contrastare fenomeni come la diffusione degli stupefacenti, la violenza di genere, il porto abusivo delle armi, nonché forme di criminalità diffusa.
Misure di prevenzione
Dal punto di vista delle misure di prevenzione, sono stati adottati i seguenti provvedimenti: un totale di 147 avvisi orali, quali provvedimenti volti a garantire l’ordine e la sicurezza pubblica; 78 divieti di ritorno o foglio di via obbligatorio, con cui si ingiunge a coloro che non hanno un legame con il territorio, sia esso lavorativo, di residenza o altro, di abbandonare il Comune dove sono risultati socialmente pericolosi; 101 Daspo con il divieto di accedere alle manifestazioni sportive); 73 Daspo fuori contesto, emessi a carico di persone che sono state protagoniste di eventi di tipo delittuoso, fuori dal contesto di un evento sportivo, ma che potrebbero potenzialmente creare disordini anche dentro uno stadio; 35 Dacur (o Daspo “Willy”) che hanno colpito soggetti che commettono reati contro la persona, nelle vicinanze e all’interno dei pubblici locali, ma anche durante la movida; 31 ammonimenti, di cui 19 emessi per atti persecutori e 21 contro violenza domestica.
Inoltre, al Tribunale di Catanzaro (sezione di prevenzione), sono state proposte 40 sorveglianze speciali, dirette a persone che sono state valutate come particolarmente pericolose per la sicurezza pubblica; pertanto, è stata necessaria una misura più incisiva dell’avviso orale.
Creato un crescente rapporto di fiducia tra le forze di polizia e i cittadini
Il questore di Vibo, sempre per quanto concerne le operazioni di prevenzione, si è soffermato anche sul frequente monitoraggio di locali ed esercizi commerciali, attraverso l’impiego della Polizia amministrativa della Divisione Pasi e del Commissariato di Serra San Bruno. Un passaggio ulteriore, tra l’altro, è stato dedicato alla gratitudine di tanti cittadini, i quali hanno reagito positivamente all’accurata attività di controllo delle Forze di Polizia.
Servizi di ordine pubblico
Ruperti ha poi fatto riferimento alle azioni di tutela per l’ordine pubblico, nonché finalizzate a favorire il sereno svolgimento di tante manifestazioni pubbliche (di natura politica, sociale, sportiva, religiosa, culturale) svoltesi a Vibo città come anche in provincia. I numerosi servizi di ordine e sicurezza pubblica, in aggiunta, sono stati realizzati con la collaborazione fattiva dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale.
Un doveroso focus, inoltre, è stato quello relativo ai servizi straordinari di vigilanza e di ordine pubblico, aventi lo scopo di contrastare la mala movida e, soprattutto, l’abuso di sostanze alcoliche, lo spaccio ed il consumo di sostanze stupefacenti, gli atteggiamenti di violenza urbana e di vandalismo, comprese le risse.
Attività di divulgazione e prevenzione
Particolare impegno è stato rivolto anche alla divulgazione della cultura della legalità, tramite incontri e progetti con i ragazzi delle scuole di ogni ordine e grado.
Tra questi sono stati citati: il progetto “PretenDiamo Legalità”, promosso dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, la campagna di sensibilizzazione “Questo non è amore” che ha richiamato l’attenzione sull’attuale condizione della donna e sulla cultura del rispetto e della consapevolezza. Come se non bastasse, tra le iniziative che sono state dedicate alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, la Questura ha organizzato un incontro – dibattito sul tema della violenza di genere, presso la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato e con il preciso intento di sensibilizzare i giovani presenti. Ruperti, con piacere e anche con emozione, ha fatto notare un aspetto molto speciale e relativo alle attività eseguite con i ragazzi delle scuole.
Ovvero, il bisogno espresso da più di uno studente, di fare domanda come agente della Polizia di Stato. A tal proposito, Ruperti ha annunciato che saranno messe in campo tante iniziative che legano il mondo della Polizia di Stato a quello della scuola.
Ribadito un impegno continuativo al contrasto della criminalità organizzata
Ruperti, prima di salutare tutti i giornalisti presenti, ha dichiarato: «Attraverso la prevenzione si va in qualche modo ad aggiungere una sorta di equilibrio tra quella che è la sicurezza reale e quella che è la sicurezza percepita dai cittadini. Questo è un dato – ha aggiunto – che ci viene restituito attraverso vari incontri che facciamo con le parti sociali di questo territorio».
Il questore, infine, ha confermato il massimo impegno della Polizia di Stato in tutte quelle che sono le attività di contrasto alla criminalità organizzata.





























