Una comunità intera si è stretta nel dolore questo pomeriggio durante i funerali del piccolo Francesco, il bambino di appena tre anni scomparso tragicamente nei giorni scorsi all’ospedale “Bambin Gesù” di Roma. Qui era stato trasferito d’urgenza dall’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia (dove era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico finalizzato a fermare l’emorragia) con un aereo militare, dopo essere stato colpito e schiacciato da una trave mentre giocava all’interno del Parco Urbano del capoluogo.

La cerimonia si è svolta nel Duomo di San Leoluca, gremita di familiari, amici e tanti cittadini che hanno voluto portare l’ultimo saluto al bambino. Un silenzio composto ha accompagnato l’ingresso del piccolo feretro bianco, accolto da lunghi applausi e da fiori bianchi, simbolo di innocenza spezzata troppo presto.

Il vescovo Attilio Nostro: «Ha lottato fino alla fine»
Il vescovo Attilio Nostro, che ha celebrato le esequie, durante l’omelia ha invitato la comunità a stringersi attorno ai genitori, ricordando il sorriso e la forza del piccolo Francesco, che – ha rimarcato il vescovo – «ha lottato con tutte le sue forze fino alla fine. Un esempio per tutti», ha sottolineato ancora il presule nel corso della omelia, che ha invitato i presenti e tutta la comunità a riunirsi nel silenzio, nella preghiera e nel rispetto del dolore dei genitori e dei familiari, evitando così qualsiasi forma di accusa o illazione.
Il papà: «Mio figlio un dono»
Nelle parole del papà del piccolo Francesco, salito sull’altare per ringraziare tutti quanti i presenti, tutto l’affetto e l’amore infinito racchiuso in poche frasi espresse per ricordare suo figlio definito come «un dono», nonostante la sua breve vita.
In cielo tanti palloncini bianchi
All’uscita dalla chiesa, il cielo si è riempito di palloncini bianchi, liberati da mani tremanti ma colme d’amore. Un gesto semplice, ma capace di trasformare il dolore in speranza, l’addio in un arrivederci.
