Uno straordinario punto di riferimento per attuare, in vari modi, l’inclusione sociale e tanti sani momenti di condivisione. È proprio questo, l’obiettivo che anima fortemente l’associazione di volontariato “La Goccia”, costituita esattamente il 23 novembre 2011 a Vibo Valentia, attraverso la sensibilità sociale del presidente Michele Napolitano e di un attivo gruppo di volontari. In particolare, questa preziosa realtà associativa, è legata da sempre alla fattoria didattica e sociale “Junceum” che, a tutti gli effetti, è il luogo in cui si svolge ogni singola iniziativa del sodalizio “La Goccia”. Estesa in una superficie complessiva di 18 ettari, di cui 11 a Vibo Valentia in località Cancello Rosso, la fattoria è divenuta un esempio virtuoso che passa dall’amore incondizionato per le piante e per gli animali, ma anche dall’organizzazione di lodevoli iniziative d’inclusione sociale. In tal senso, proprio nell’ambito dell’inclusione sociale, l’associazione “La Goccia” punta al coinvolgimento attivo di persone diversamente abili, ma anche di soggetti che spesso si trovano ad affrontare varie situazioni di disagio. Tra l’altro, questa specifica attività, è stata rivolta anche ai minori e agli adulti che hanno avuto problemi con la giustizia, offrendo ad ognuno di loro un sano cammino di reinserimento sociale. Importanti sono anche le attività di tutela dell’ambiente e degli animali della fattoria che, oltre ad essere circa una settantina, vivono in totale armonia con tutti i volontari e con tutti i visitatori. A tutto ciò si aggiunge positivamente la produzione degli ortaggi, dell’olio e del miele, nonché dei frequenti progetti didattici che sono organizzati proprio per le scolaresche di ogni ordine e grado.

Ecco le attività messe in campo
Nel dettaglio, le attività svolte, sono incentrate sull’educazione alimentare ed ambientale e sull’organizzazione di laboratori didattici, tra cui quelli del pane e della creta, integrando dei progetti di sensibilizzazione sull’utilizzo sostenibile del materiale di riciclo. Ciò che anima la fattoria e ognuna delle sue finalità, è racchiuso nel significato più autentico di “agricoltura sociale”; ovvero, nell’esigenza di difendere la funzione che l’agricoltura aveva nella società rurale, sostenendo dei percorsi che si basano sulla solidarietà, sull’integrazione e anche su un’effettiva valorizzazione della dimensione relazionale. Tra le iniziative che meritano di essere menzionate, c’è anche il “Caffè Alzheimer in fattoria” Come si evince dal titolo, questo progetto è interamente dedicato a persone che sono affette da Alzheimer e si concretizza nel voler assecondare il loro bisogno di ascolto, d’inclusione e di condivisione, in un clima di reale vicinanza e di umanità, ma anche in un contesto nuovo e del tutto alternativo.
Il progetto, inoltre, rientra tra le attività dell’Ambito Territoriale Sociale n°1 di Vibo Valentia. Di recente, sempre presso la fattoria, si sono svolti dei laboratori di cucina e di sport per i bambini, tramite la collaborazione con varie realtà scolastiche e con i Comuni che hanno aderito all’Ambito Territoriale Sociale n°1 di Vibo Valentia. Nei prossimi mesi, tra l’altro, sarà prevista un’ottimizzazione di quelle attività che sono dedicate ai bambini e agli anziani e che si rinnovano di anno in anno presso la fattoria “Junceum”, facendo in modo che si crei un patto generazionale e un arricchimento reciproco dall’incontro di queste due categorie. Non mancheranno poi degli eventi che sono relativi allo Street Food e, allo stesso tempo, saranno intensificate anche tutte le iniziative didattico – educative con le scolaresche. Assumono una significativa importanza anche gli “interventi assistiti con gli animali – IIA. Tali interventi sono stati già messi in programma e, facendo leva sul contatto diretto con gli animali da compagnia, danno benefici a tutti e garantiscono dei processi terapeutico-riabilitativi ed educativi.
«I risultati frutto del lavoro di tante persone»
Pensando a tutto il lavoro che si è svolto dal 2011 fino ad oggi, il presidente dell’associazione “La Goccia” Michele Napolitano dichiara: «I risultati raggiunti sono senz’altro il frutto di un lavoro, spesso volontario e gratuito, di tante persone che hanno creduto e che credono tutt’ora in questo “progetto di vita”. In primis, rivolgiamo un particolare ringraziamento al preside Pino Mazza e a don Peppino Fiorillo. La nostra è un’azione sociale “pubblica”, finanziata in gran parte con fondi privati e, naturalmente, anche caratterizzata dall’accoglienza e dal sostegno di tutti quei soggetti che sono più fragili. A testimoniare l’utilità sociale di questo nostro progetto – conclude il presidente – c’è l’adesione di diversi partner pubblici come il Ministero della Giustizia, l’Uepe. (Ufficio per l’esecuzione penale esterna), il tribunale dei minori di Catanzaro, gli Eeli (Enti locali), gli ordini professionali, l’Azienda sanitaria provinciale e varie Università».