«Europa Verde Vibo Marina, tramite il coordinatore Giuseppe Alviano, lancia un allarme e chiede un intervento urgente per una grave situazione igienico-sanitaria in località Schipani di Sotto, Via Senatore Parodi, prospiciente il ristorante La Cambusa. Da mesi la zona è interessata da fuoriuscite di liquami fognari su terreni, in parte privati e in parte comunali, che hanno trasformato l’area in un ricettacolo di inquinamento e un punto di ritrovo per i cinghiali».
Lo ha appena reso noto lo stesso Giuseppe Alviano (coordinatore Europa Verde Vibo Marina, Bivona e Porto Salvo), firmando un comunicato stampa.

«La situazione è insostenibile – afferma Giuseppe Alviano – . Su questi terreni insistono i pozzetti che sversano il liquame, rendendo il luogo fortemente inquinato con enormi criticità di natura igienico-sanitaria. Circa venti famiglie risiedono in quest’area e da mesi sono costrette a rimanere chiuse in casa, impedendo anche ai figli piccoli, tra cui una bambina disabile, di poter uscire».
Alviano sottolinea anche l’aggravarsi della connessa problematica legata alla presenza dei cinghiali: «Questo luogo è diventato peraltro un ricettacolo per i cinghiali, la cui pericolosità è sempre più incombente. Chiediamo un intervento immediato a chi ne abbia il dovere».
«Prima i cittadini e poi gli animali»
Il coordinatore di Europa Verde Vibo Marina si esprime anche sulla questione più ampia del dilagare dei cinghiali in città, proponendo un approccio pragmatico e basato sulla tutela dei cittadini: «Riteniamo fondamentale una presa di posizione: vengono prima i cittadini e poi gli animali. Siamo per un ambientalismo serio, intelligente e razionale. Prima gli esseri umani, i cittadini e il loro benessere. Non quello di animali selvaggi e pericolosi».

«Europa Verde Vibo Marina – termina la nota – sollecita le autorità competenti ad agire con la massima urgenza per risolvere l’emergenza sanitaria in Via Senatore Parodi e per definire un piano efficace di contenimento della fauna selvatica che garantisca la sicurezza e la salute pubblica».