«A decorrere dalla data odierna (9 giugno) e fino a tutto il 31 ottobre 2025, senza limite di orario, è fatto divieto di impiegare l’acqua per l’innaffiamento di giardini, orti, campi da calcio con manto erboso, campi da tennis, giardini e parchi ad uso pubblico».
Vietato, poi, il lavaggio domestico di auto e motoveicoli. Il riempimento anche parziale di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino e il funzionamento di fontanelle a getto continuo».
Stretta del sindaco di Vibo Valentia Enzo Romeo contro lo spreco dell’acqua pubblica nel territorio comunale. Oggi, quindi, la firma dell’ordinanza che ne limita l’utilizzo se non per fini strettamente necessari.
Si chiede un comportamento utile al contenimento dei consumi dell’acqua
L’ordinanza del capo dell’amministrazione di Palazzo Luigi Razza, dunque, «invita tutti i cittadini ed i soggetti frequentatori o comunque operanti nel territorio del Comune di Vibo Valentia ad adottare ogni comportamento utile al contenimento dei consumi dell’acqua potabile» e «demanda al comandante del corpo di Polizia municipale di verificare l’avvenuta esecuzione del presente atto/provvedimento, nei termini da esso previsti».
Sanzioni ai trasgressori e non solo…
Quindi, il sindaco avverte che «la violazione di quanto disposto nel presente provvedimento comporta, oltre all’eventuale applicazione della sanzione prevista, l’esecuzione d’ufficio a spese dei trasgressori e che le sanzioni saranno imputate in solido a chi risulterà avere titolo per disporre legittimamente del sito o dei siti dove avranno luogo le violazioni a quanto disposto dal presente provvedimento».
Completa assenza di precipitazioni
A motivare l’adozione della suddetta ordinanza sindacale è stato soprattutto il fatto che «le previsioni meteo a medio termine inducono il prefigurarsi di uno scenario di completa assenza di precipitazioni. Tale situazione – scrive infatti Romeo – determina una condizione di stato siccitoso e di relativa emergenza in ordine alla disponibilità delle risorse idriche per esigenze primarie».
Adottare una serie di misure di carattere straordinario
Da qui, inevitabilmente, «la necessità e l’urgenza di adottare una serie di misure di carattere straordinario finalizzate a governare in modo unitario e maggiormente incisivo l’utilizzo delle risorse idriche disponibili per garantire a tutti i cittadini di poter soddisfare i bisogni primari per l’uso alimentare, domestico e igienico».
Romeo chiarisce in merito che «sussistono i presupposti per l’adozione di un’ordinanza di carattere contingibile ed urgente al fine di prevenire pericoli per la cittadinanza sotto il profilo igienico-sanitario. In particolare – si legge nel testo dell’ordinanza -, risulta necessaria l’adozione di provvedimenti volti ad assicurare immediata e tempestiva tutela di interessi pubblici, quale la tutela della salute correlata alla piena disponibilità ed al corretto uso delle risorse idriche, che in ragione della situazione di emergenza non potrebbero essere protetti in modo adeguato, ricorrendo alla via ordinaria».
Limitare il consumo improprio dell’acqua
I provvedimenti, infine, presenti nella suddetta ordinanza sindacale, «sono finalizzati a limitare il consumo improprio dell’acqua potabile, per consentire la gestione ottimale della risorsa per i principali usi connessi ad esigenze primarie. Tali provvedimenti sono destinati ad avere efficacia sino al momento in cui cesseranno le condizioni e le ragioni di urgenza che ne rendono necessaria l’adozione».