«A giorni, se non verremo convocati nonostante le continue richieste inviate via Pec, porteremo queste gravi problematiche sulle pagine dei quotidiani. Perché il silenzio dei dirigenti nei nostri riguardi a Vibo Valentia non è più tollerabile».
Gregorio Paglianiti, rappresentante sindacale Fpl Uil degli specialisti ambulatoriali interni a Vibo Valentia, evidenzia pubblicamente in una nota una situazione «assai negativa per un sistema sanitario che si definisce “pubblico”».
Disfunzioni e abbandono
«Da mesi, in alcuni casi da anni – sostiene il medico – decine di professionisti continuano a lavorare con serietà, garantendo prestazioni anche urgenti, ma ci sono grosse disfunzioni del Cup che, non coordinandosi affatto con il distretto, stanno determinando una situazione negativa e davvero poco accettabile. Ci sentiamo ignorati, sottopagati a volte ed umiliati pure».

Turni massacranti e potenziale inespresso
Nonostante le difficoltà, «gli specialisti ambulatoriali continuiamo a coprire turni doppi e tripli con recuperi forzati di prestazione in alcune branche, sopra ogni limite; e poi ci sono alcune condizioni logistiche davvero disastrose. Noi potremmo rappresentare, se gestito meglio il tutto, un argine reale al sovraccarico del pronto soccorso ospedaliero, ma tutto deve passare anche dalle nostre proposte di turni aggiuntivi, recuperi e quant’altro, decisi ed organizzati anche e soprattutto da noi stessi e non imposti senza coordinamento».
Mancanza di supporto e risposte
«Tutto invece ad oggi sta avvenendo senza retribuzioni adeguate, senza ore aggiuntive, spesso senza strumenti aggiornati, senza alcun interlocutore amministrativo attivo, senza risposte serie da parte di nessuno».
Paglianiti denuncia che «molti colleghi attendono ancora i compensi per prestazioni già eseguite e regolarmente autorizzate, comprese le indennità previste dal contratto nazionale. E tutto questo mentre l’Asp non nomina neanche un responsabile amministrativo per la gestione delle spettanze della categoria. Un vuoto organizzativo che grida vendetta».

Il funzionamento del Cup
«Il Cup – si legge ancora nella dichiarazione – funziona a singhiozzo, i cittadini si esasperano, i medici vengono lasciati soli anche davanti a richieste fuori norma, che non possono soddisfare né rifiutare senza esporsi. Tanti colleghi hanno già manifestato intanto desiderio di lasciare la nostra provincia, perché si sentono stimolati molto al negativo ed inascoltati per turni di recupero non legalmente dovuti ed inaccettabili a volte. Non esistono protocolli precisi efficaci e condivisi per il recupero delle ore perse per malattia o formazione obbligatoria. È ad oggi un sistema che sfrutta, disorganizza e poi abbandona noi stessi professionisti».
Le richieste urgenti
La Fpl Uil chiede subito: «La nomina urgente di un referente amministrativo per la specialistica, il pagamento immediato delle spettanze arretrate, un incontro risolutivo per affrontare il caos gestionale in corso». E, in caso contrario, annuncia l’avvio di «una campagna pubblica permanente, coinvolgendo la stampa, le istituzioni, le autorità politiche e gli organi di controllo. Denunceremo questa gestione fallimentare su tutti i canali disponibili. Non resteremo in silenzio».
«Il rispetto per chi cura – si conclude – non è una gentile concessione. È un dovere morale e istituzionale».