«Un gesto indegno e inqualificabile si è consumato ieri nel cuore di Vibo Valentia: un uomo è stato sorpreso a urinare in pieno giorno davanti a un edificio scolastico frequentato da minori. Un episodio che va ben oltre la semplice inciviltà e rappresenta l’ennesimo segnale di un degrado ormai dilagante, che rischia di diventare la triste normalità».
A denunciare con forza quanto accaduto è Gioventù Nazionale Vibo Valentia, movimento giovanile di Fratelli d’Italia, attraverso le parole del presidente provinciale Pascal Corrado: «Un uomo che urina davanti a una scuola, in pieno centro e in pieno giorno, è un fatto gravissimo. Un fatto che avrebbe meritato una reazione immediata, ferma e indignata da parte dell’amministrazione comunale. E invece, ancora una volta, silenzio. Un silenzio che, in questi casi, non è neutrale: è complicità».
Episodio che si inserisce in un contesto cittadino «già segnato dal degrado»
Corrado evidenzia come l’episodio si inserisca in un contesto cittadino «già profondamente segnato dal degrado: strade dissestate, incuria diffusa, abbandono delle frazioni. Una realtà che mortifica la dignità dei cittadini. Quando ci si abitua all’anormale – prosegue il presidente provinciale – si smette di reagire. E a Vibo Valentia da troppo tempo si è smesso di reagire. La città appare abbandonata, senza una visione, senza direzione. E attenzione: non tutto può essere liquidato come “maleducazione”. Se qualcuno arriva a fare i propri bisogni in mezzo alla strada, il problema è anche strutturale».
«Quanto accaduto è la fotografia di un abbandono totale»
A intervenire anche Antonino Rizzo, responsabile provinciale del Dipartimento scuola e istruzione di Gioventù Nazionale: «Da studente e da giovane, vedere certe scene davanti a una scuola fa rabbia. Non possiamo assuefarci al degrado. I luoghi dell’educazione devono essere rispettati e tutelati. Quanto accaduto è la fotografia di un abbandono totale, di una città senza regole. Chi compie atti simili va sanzionato, senza esitazione».
La proposta di Gioventù Nazionale
Da qui la proposta concreta del movimento: «L’amministrazione comunale – aggiunge Corrado – dovrebbe immediatamente riattivare e ristrutturare i bagni pubblici nelle aree nevralgiche della città. La carenza di servizi essenziali alimenta comportamenti incivili. È paradossale che in un capoluogo di provincia non esistano servizi igienici pubblici funzionanti e decorosi. La prevenzione del degrado passa anche da queste scelte».
In passato – viene ricordato -, «a Vibo esistevano due bagni pubblici: uno nell’area dell’ex mercato coperto, oggi demolito e un altro nei pressi del Monumento ai Caduti su Corso Umberto I, più volte ripristinato e oggi nuovamente chiuso. Proprio quest’ultimo, essendo già strutturato e situato in una zona tornata centrale e frequentata, potrebbe e dovrebbe essere riaperto al più presto. Servirebbero solo volontà politica e senso pratico. Non ci stiamo a vedere la nostra città trasformata in una pattumiera. Se questa amministrazione non è in grado di garantire il minimo indispensabile – sicurezza, decoro, servizi – allora abbia almeno il coraggio di assumersi la responsabilità del proprio fallimento. La misura è colma», conclude Corrado.