
Libri, volumi, giornali, stanze piene, scaffali gremiti: le biblioteche di Casa Antonino e Maria Murmura di Vibo Valentia sono un patrimonio prezioso, da conservare e regalare alle future generazioni. I libri sono il vero collante tra passato, presente e futuro, capaci di superare epoche e continenti, lingue e abitudini. Le biblioteche di Casa Murmura, oggi inserite nel percorso museale, interessano diverse aree dello scibile: volumi di storia, diritto, medicina, scienze naturali, storia dell’arte. Ne abbiamo parlato con Anna Murmura, professoressa e figlia del compianto senatore Antonino Murmura: «Abbiamo un patrimonio di circa 12mila, volumi, solo un terzo è stato catalogato, la sistemazione secondo caratteri scientifici dell’intero patrimonio sarà una delle attività che faremo, ma servono risorse. Abbiamo iniziato a catalogare scientificamente i volumi più antichi, sono mille, che interessano l’ottocento e i primi del novecento e si trovano anche sul web. Siamo in possesso anche di un catalogo cartaceo non propriamente scientifico, che però ci aiuta per sapere dove sono collocati materialmente i libri, riguarda grossomodo 4mila libri e arrivano alla metà degli anni ’90. Ad aiutarci con la catalogazione è una ragazza, che ha lavorato con passione e resilienza da volontaria al Sistema Bibliotecario Vibonese e ha una formazione professionale, fa questo lavoro con un entusiasmo lodevole».
Le opere spaziano tra diverse aree del sapere, anche se la gran parte interessano materie giurisdizionali: «La sezione antica si compone di testi storici, di diritto e scienze naturali, essendo per la gran parte un repertorio del nonno di mio nonno. Ci sono anche libri di medicina, poiché una parte della mia famiglia ne era appassionata, libri d’arte di pregio, cataloghi di mostre, enciclopedie di letteratura italiana e anche qualcosa di letteratura straniera e infine, una sezione nutrita di classici greci e latini».

La biblioteca contiene, inoltre, opere provenienti da Padova: «Sono un lascito del suocero di mia sorella, si tratta di libri perlopiù di diritto». Le biblioteche di Casa Museo Murmura contengono raccolte di giornali sia locali che nazionali: «Conserviamo tutti i numeri de “Il Popolo”, organo della Democrazia Cristiana, rilegati in faldoni, molti di “Avvenire Vibonese”, giornale cittadino, nel quale aveva avuto un ruolo il padre di Scalfari, numeri della fine dell’ottocento e primi del novecento». Le biblioteche interessano praticamente tutti i piani del palazzo, ovunque si scorgono pareti piene e l’ultima, quella in mansarda, è un capolavoro: «La gran parte del patrimonio si concentra al piano nobile, sono quattro stanze. Quella più alta qualcuno l’ha ribattezzata “torre biblioteca”, lì hanno sede tutti i resoconti parlamentari, i numeri di Avvenire Vibonese e di parte de Il Popolo, libri di storia della chiesa, di letteratura».
La Casa Museo, inaugurata lo scorso 20 ottobre, punterà a coinvolgere le scuole, come ci ha raccontato sempre Anna Murmura: «Abbiamo avuto già visitatori, gente di passaggio, curiosi, stiamo prendendo contatti con le scuole, le agenzie e i tour operator. Per Natale abbiamo offerto lo spazio per un presepe, siamo inseriti nel percorso». Una eredità libresca notevole che può dirci molto su chi siamo stati.
