La Calabria si conferma tra le regioni meno estese d’Italia per superficie dedicata alla coltivazione di uva da vino. Secondo il focus Censis Confcooperative “L’Italia del vino: superfici, costi ed export”, diffuso in occasione della 57ª edizione di Vinitaly a Verona, nel 2024 la regione ha dedicato solo 8.871 ettari alla viticoltura, posizionandosi al quint’ultimo posto tra le regioni italiane.
Calabria, vino e viticoltura: numeri modesti ma significativi
Il dato calabrese rappresenta appena l’1,3% della superficie vitata totale in Italia, evidenziando il peso ancora contenuto della regione nel panorama vitivinicolo nazionale. A livello produttivo, nel 2023 la Calabria ha generato 267.855 ettolitri di vino, pari allo 0,6% della produzione vinicola italiana. Anche in questo caso, la regione si colloca in quart’ultima posizione tra le regioni italiane.
Un potenziale da valorizzare
Nonostante i numeri relativamente bassi, la Calabria vanta una lunga tradizione enologica, con vitigni autoctoni di pregio come il Gaglioppo, il Magliocco e il Greco Bianco. La sfida per il futuro sarà valorizzare questi vitigni, puntando sulla qualità e sulla promozione dei prodotti locali, sia nel mercato interno sia all’estero.
Il focus Censis-Confcooperative evidenzia come l’Italia continui a essere uno dei principali produttori di vino a livello mondiale, con una superficie vitata complessiva e un export in crescita. In questo contesto, anche regioni con numeri più contenuti come la Calabria possono giocare un ruolo strategico, investendo in sostenibilità, innovazione e identità territoriale.