Un incontro carico di significato e di reciproca stima, quello avvenuto al Trame Festival di Lamezia Terme. Sabato scorso l’antropologo vibonese Vito Teti ha incontrato il noto scrittore Roberto Saviano, ospite della kermesse letteraria, con il quale ha avuto in intenso scambio raccontato sui social network.

«Lo stupore e l’incanto degli incontri di persone che si stimano e si vogliono bene. – ha detto il saggista in premessa – Siamo a Lamezia Terme per il bellissimo Festival “Trame”, dove ieri sera, 21 giugno, Roberto Saviano ha presentato, dialogando con il bravo Giovanni Tizian, il suo ultimo libro “L’amore mio non muore”. Un libro bellissimo: la storia di un amore tragico e potente, che si conclude in una Calabria violenta, cupa, sanguinaria che tutti vorremmo scomparisse. Consiglio, con grande convinzione, la lettura di questo romanzo, dove Saviano si conferma anche grande scrittore».
«Roberto ama la Calabria e i calabresi, ha letto ed ama Alvaro. Sento di dovergli esprimere qui la gioia che provo ogni volta che riusciamo ad incontrarci, la mia gratitudine di intellettuale, di uomo del Sud, di abitante del mondo per quello che fa, scrive, dice per tutti noi, per un mondo altro, anche in condizioni di solitudine e di “prigionia”. In cinque minuti, mentre centinaia di persone facevano la fila per un saluto e una firma al suo libro, siamo riusciti a dirci tante cose belle. A presto Rob», ha scritto Vito Teti. Un confronto breve ma decisamente intenso tra due intellettuali profondamente legati al Sud ed alle proprie radici.