«La recente sentenza del Tar ha messo nero su bianco una verità inconfutabile: l’amministrazione guidata dall’ex sindaco Giovanni Macrì ha goduto sin dall’inizio del sostegno elettorale della ‘ndrangheta. Un fatto gravissimo che mina alla base il principio cardine su cui deve reggersi qualsiasi governo cittadino: la legalità. Un’amministrazione nata marcia, fondata su un’illusione propagandistica che ha cercato di dipingere come azioni di pubblica utilità scelte che, invece, rispondevano a logiche ben diverse. La sentenza del Tar, in maniera chiara e inequivocabile, smonta questa narrazione distorta, restituendo ai cittadini la verità dei fatti: la gestione del Comune è stata compromessa dall’infiltrazione mafiosa». Lo afferma l’ex consigliere al Comune di Tropea Antonio Piserà.
«Governo caratterizzato da autocelebrazione»
«L’arroganza dell’ex sindaco Macrì nell’amministrare la città – prosegue l’interessato – si è tradotta in un modello di governo caratterizzato da autocelebrazione e da un’ostentazione del potere fine a se stessa. Ma il benessere economico di una città non può essere disgiunto dalla legalità, che non deve essere solo un principio formale, ma un valore sostanziale. Amministrare significa prendere decisioni coraggiose nel segno della trasparenza e dell’interesse pubblico, e non piegare le istituzioni a interessi occulti».
Un «innegabile fallimento»
Oggi, per Piserà, «il fallimento dell’amministrazione Macrì è certificato e innegabile. La città ha bisogno di ripartire su basi solide, sostenendo il lavoro dei commissari prefettizi, i quali si trovano sotto attacco costante da parte di chi ha contribuito a portare il Comune in questa situazione. La loro azione rappresenta l’unica strada per ristabilire un’amministrazione sana e improntata alla legalità, un valore assoluto che deve essere la bussola per chiunque abbia la responsabilità di governare una comunità».
Guardare al futuro
Per l’ex consigliere, ora è il momento «di guardare al futuro con consapevolezza, senza barattare i veri valori per opportunismi politici o convenienze personali. Il riscatto della città deve passare attraverso un impegno collettivo per la legalità, la giustizia e la trasparenza. Dobbiamo riscoprirci comunità, uniti da un senso di appartenenza e responsabilità condivisa. Solo così sarà possibile costruire una comunità solida, dove il benessere sia il frutto di scelte etiche e responsabili, e non il risultato di compromessi oscuri che minano le fondamenta della democrazia».
Condividere valori autentici
Detto questo, Piserà assicura che «il suo impegno politico continua senza sosta per il bene della città, cercando di diventare interlocutore dei cittadini per bene e delle realtà economiche sane. Credo fermamente che solo attraverso il dialogo, la partecipazione attiva e la condivisione di valori autentici sia possibile costruire un futuro migliore per tutti».