Con l’avvicinarsi delle festività, torna l’annoso problema del caro-prezzi per chi desidera rientrare in Calabria per Natale. Studenti e lavoratori fuori sede si trovano infatti a fare i conti con aumenti spropositati nei costi dei trasporti, tra voli, treni e persino carburante. Una situazione che mette ulteriormente sotto pressione il bilancio delle famiglie, già provato dall’inflazione.
L’allarme sul caro-biglietti
A lanciare l’allarme è il consigliere regionale Enzo Bruno, capogruppo di Tridico Presidente, secondo cui le tariffe registrano rincari senza precedenti. «Le segnalazioni raccolte dalle associazioni dei consumatori parlano chiaro: i biglietti aerei e ferroviari raggiungono livelli inaccettabili. In alcuni casi, i voli sotto Natale possono aumentare fino al 900% rispetto ai prezzi di bassa stagione», sottolinea Bruno.
Anche i treni non sono esenti da rincari significativi. I collegamenti di Alta Velocità in prossimità del Natale costano quanto un volo: ad esempio, un Torino–Reggio Calabria può arrivare a 199 euro, mentre un Milano–Reggio Calabria si aggira intorno ai 185 euro. A questi aumenti si aggiunge il costo del carburante, che rende oneroso anche il viaggio in auto per chi decide di rientrare su gomma.
La proposta di intervento della Regione
Secondo Bruno, è necessario un intervento deciso della Regione Calabria per contrastare queste dinamiche distorsive. «Alcuni esempi concreti esistono già: la Sicilia, ad esempio, ha attivato treni speciali a prezzo calmierato nei giorni di maggiore affluenza», spiega il consigliere. Soluzioni simili potrebbero essere adottate anche in Calabria, con collegamenti straordinari a costi contenuti, in particolare nei periodi di picco come il Natale.
Tra le misure proposte da Bruno ci sono convenzioni con compagnie di trasporto pubbliche e private, locali e nazionali, per garantire tariffe agevolate a studenti e residenti, contributi economici e rimborsi parziali fino al 50% sui biglietti aerei, ferroviari e su gomma, e la creazione di fondi regionali dedicati a mitigare i rincari. L’obiettivo non è solo rispondere a un’emergenza stagionale, ma tutelare il diritto alla mobilità e alla continuità affettiva, garantendo a tutti la possibilità di tornare a casa senza subire aumenti esorbitanti.
































