Pizzo Calabro per un weekend si è trasformata in un palcoscenico vibrante di cultura e scoperta grazie alle “Giornate FAI di Primavera”. La 33esima edizione dell’evento, organizzato dal Fondo Ambiente Italiano, ha acceso i riflettori sulla cittadina tirrenica del Vibonese, svelando ai visitatori non solo la bellezza del suo borgo costiero, ma anche un itinerario dal fascino irresistibile: “A Pizzo, sulle orme di Dumas”.
Un invito a ripercorrere le orme del grande romanziere, autore de “I tre moschettieri” e de “Il conte di Montecristo” e a rivivere le vicende di un passato lontano, quelle che hanno legato per sempre il nome di Pizzo a quello di Gioacchino Murat, intrecciando storia e letteratura in un connubio particolarmente interessante.
“Apprendisti ciceroni” protagonisti a Pizzo
Pizzo, dunque, nelle giornate del 22 e 23 marzo scorsi ha spalancato le sue porte trasformandosi nel teatro di storie avvincenti e scoperte sorprendenti. Assoluti protagonisti dell’evento, i giovani “Apprendisti Ciceroni” che hanno letteralmente incantato la folla dei visitatori. Con i loro racconti appassionati e le spiegazioni coinvolgenti sui luoghi esplorati, hanno saputo trascinare tutti in un viaggio indimenticabile, dimostrando una preparazione e una capacità comunicativa davvero straordinarie.
Gli alunni della terza e della quinta C, indirizzo ordinario, del Liceo scientifico “G. Berto”, si sono calati nei panni di vere e proprie di guide turistiche e hanno accompagnato i visitatori lungo le cinque tappe dell’itinerario, organizzato dalla delegazione provinciale di Vibo Valentia in occasione delle “Giornate Fai di Primavera”. Gli allievi sono stati formati grazie al percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) dalle docenti Carmen Corrado e Carla Castagna in collaborazione con il delegato scuole FAI, Antonio Romano.
Contemporaneamente, gli studenti dell’Istituto nautico di Pizzo, anche loro nei panni di “Apprendisti ciceroni”, hanno accolto i moltissimi ospiti per un viaggio davvero straordinario, dal titolo “Tra cielo e mare: viaggio virtuale al Nautico di Pizzo”, grazie al moderno planetario digitale e ai due simulatori di guida aerea e navale. Qui gli studenti, sapientemente guidati dai docenti Isabella Pasquale, Francesco Barritta e Francesco Primerano, insieme ai tecnici di laboratorio, hanno potuto far sperimentare l’emozione di un decollo aereo o di una manovra sulla plancia di una nave.
Iniziativa resa possibile grazie alla sinergia tra gli istituti e la comunità
La due giorni del FAI, resa possibile grazie alla collaborazione con il Comune di Pizzo Calabro, con l’Istituto “Nautico Pizzo 1874” e con il Liceo scientifico statale “Giuseppe Berto” di Vibo Valentia, ha riscosso un grande successo. Centinaia, dunque, i visitatori che con la loro presenza hanno confermato ancora una volta l’importanza delle “Giornate FAI di Primavera” come occasione per valorizzare e far conoscere le gemme nascoste del patrimonio culturale e paesaggistico.
La delegazione FAI di Vibo Valentia, guidata da Giovanna Congestrì, ha espresso la propria soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione, in particolare il maestro Enrico Damiano Vallone, che ha eseguito il concerto per chitarra a conclusione dell’evento, la Gelateria “Belvedere”, la Gelateria “Ercole”, l’Associazione Nazionale Carabinieri, l’associazione di Protezione civile “Promoarena”, lo studioso Antonio Montesanti, e infine la famiglia Taccone di Sitizano.
L’evento a livello nazionale ha visto centinaia di migliaia di persone che hanno dedicato il loro tempo libero durante il fine settimana alla scoperta di città e piccoli borghi. Si è trattato ben 750 luoghi di arte, cultura e natura che hanno aperto i loro cancelli. Luoghi spesso inaccessibili al pubblico o avvolti in un velo di oblio sono tornati a risplendere, grazie all’instancabile dedizione e all’entusiasmo contagioso delle 350 Delegazioni e dei Gruppi FAI attivi in ogni regione. A fare da ciceroni d’eccezione, un esercito di giovani “Apprendisti Ciceroni”, studenti preparati con cura per narrare le meraviglie del proprio territorio, allo scopo di coltivare nelle nuove generazioni l’amore per il patrimonio nazionale.