Tra le innumerevoli realtà culturali presenti sul territorio di Vibo Valentia, protese alla riscoperta e alla tutela di quel bello che nei secoli ha reso la nostra provincia unica, un posto di rilievo spetta al Comitato Dante Alighieri dal 2007, avente il fine, come da Statuto, di tutelare e diffondere la lingua e la cultura italiana nel mondo. Attualmente riveste la carica di presidente a carattere nazionale ed internazionale il professore Andrea Riccardi, fondatore della comunità Sant’Egidio e più volte ministro. Dal 1999 la carica di segretario generale della Società Dante Alighieri è ricoperta dallo storico dell’arte, docente universitario, saggista e giornalista Alessandro Masi, il quale ha fortemente voluto che all’interno del panorama storico e culturale vibonese fosse inserita a pieno titolo la Società Dante Alighieri con l’ausilio e la presidenza della professoressa Maria Liguori Baratteri, da decenni artefice della valorizzazione del territorio, docente di lettere e giurista. Grazie a lei, il Comitato provinciale ha ampliato il raggio della propria operosità, partendo dai motivi ispiratori dell’omonimo sodalizio nazionale, aprendosi sempre più a un dialogo fertile con il pubblico vasto degli “amatori” della lingua italiana e creando un Manifesto che la comunità ha riconosciuto con sempre massiccia adesione. Per meglio conoscere le attività finora svolte e gli impegni futuri del Comitato, intervistiamo la presidente Maria Liguori Baratteri.
Per iniziare, quali sono i suoi pensieri in qualità di presidente fondatrice?
«Ho avuto l’onore di fondare il Comitato di Vibo Valentia nel novembre dell’anno 2007, con timore e gioia contemporaneamente perchè avevo appena lasciato la presidenza dei Convegni Culturali M. Cristina di Savoia dopo un ventennio di attività culturale frenetica; dico con timore perché alla fine di un lungo periodo di affermazione di alti valori etici e umani incisivi nel tessuto socio economico del territorio, grazie alle personalità intervenute nei campi scientifici, politici, letterari, ebbi timore di non essere capace di affrontare una nuova scommessa a quel livello e con tale entusiasmo e successo. Tuttavia mi misi a lavoro con altrettanto trasporto e sono ancora qui, dopo ben 17 anni, a promuovere cultura con il solo fine di incidere sul territorio e nel convincimento che la cultura e l’esercizio della conoscenza portano ad operare il bene dell’umanità e l’affermazione della libertà e della fratellanza tra i popoli al di là delle differenze di razza, lingua, religione o condizione economica e sociale».
Quali ritiene siano i punti di forza del sodalizio che presiede?
«Mi uniformo soprattutto all’opera e al valore universale del genio dantesco oggi, nel nostro mondo globalizzato, ricco di valori universali ma non esente dalle contraddizioni che purtroppo ogni periodo storico presenta, proprio per quell’inesorabile processo che l’umanità vive nel corso del tempo, nel bene e nel male. Dante, in questo fluttuare del tempo, ritengo che rimanga all’origine della coscienza europea e a questo nostro vecchio continente e ai 28 Paesi oggi uniti in una armonica coesistenza politica, economica e soprattutto spirituale».
Presidente, ci parli delle molteplici attività abbracciate dalla Dante in questi anni.
«L’impegno culturale della Dante si è soffermato sul “Pensiero delle arti nella tarda modernità” e sul tema “Pensare con le immagini”, grazie alle lectiones magistrales di alto livello tenute dal professore Romeo Bufalo. Altri importanti convegni sono stati dedicati nel tempo alla “Settimana della cucina nel mondo”, cui aderiamo con passione ogni anno, che hanno delineato l’opera della storica del gusto Adriana Proto, autrice tra l’atro del lavoro letterario “I cinque sensi pitagorici” e della raccolta “Cosa bolle in pentola”, con prefazione del grande “re dei fornelli” Ugo Tognazzi. Senz’altro un posto d’onore meritano le brillanti presentazioni di importanti libri che abbiamo patrocinato, le celebrazioni del genio manzoniano, al quale il professore Vincenzo Muzzupappa ha dedicato un’originale interpretazione sul tema “Lingua e umorismo – La felicità linguistica in Manzoni”, e la partecipazione al premio internazionale “Lei e Lui in Dante”, promosso dalla scrittrice Giuliana Poli, vinto dai giovani soci della classe IV D del liceo classico “Morelli” di Vibo Valentia e dalla loro docente Maria Concetta Preta».
Quali i prossimi obiettivi e impegni del Comitato?
«Le dico brevemente che siamo prossimi a varare un progetto molto ambizioso dal titolo: “Lasciami volare – Realtà, musica e parole” che sarà promosso dalla SevenART e dal Comitato di Vibo Valentia, ma potrò parlarne più a lungo quando il programma sarà realizzato. Comunque sarà una grossa occasione di crescita per la città, saranno coinvolti nomi autorevoli quali il Prof. Romeo Bufalo, il Presidente del Tribunale di Vibo Valentia con l’eccezionale presenza di Mogol oltre alla presidente della SevenARTS Raluca Vatan. Lo scopo principale sarà far capire e sensibilizzare i giovani della generazione Z a riflettere sul concetto di realtà virtuale, tra la musica e le parole, rispondendo agli interrogativi sulla differenza tra la realtà e l’immaginazione e sul rapporto tra musica e parole. I giovani studenti risponderanno a questi quesiti».
























