La pasticceria artigianale calabrese si conferma anche a Pasqua 2025 un pilastro dell’identità gastronomica regionale, grazie a un comparto solido e diffuso che conta 1.929 imprese artigiane, pari al 77,2% del totale delle attività dolciarie della Calabria. A trainare il settore sono qualità, tradizione e una ricchissima biodiversità alimentare, ma non mancano sfide importanti come il caro materie prime e la difficoltà di reperire manodopera qualificata.
Un cuore dolciario che batte in tutta la Calabria: primato a Vibo Valentia
Secondo i dati dell’Osservatorio MPI di Confartigianato Imprese Calabria, il settore dolciario regionale conta 2.500 imprese, di cui oltre tre quarti artigiane. Un primato che si distribuisce in modo omogeneo sul territorio:
- Vibo Valentia è al primo posto con l’85,6% di imprese artigiane
- Reggio Calabria (83,7%),
- Crotone (77,9%),
- Catanzaro (73,1%)
- Cosenza (70,1%).
Questo tessuto imprenditoriale rappresenta non solo un’eccellenza gastronomica, ma anche un motore economico fondamentale per le comunità locali.
Tradizione e innovazione minacciate dai rincari
Nonostante i consumi alimentari restino stabili (+0,5% nel Q4 2024 e +1,0% nel primo bimestre 2025), il settore della pasticceria artigianale è messo a dura prova dai rincari. Nei primi tre mesi del 2025, dunque alla “vigilia” di Pasqua:
- Il cacao è aumentato del +68,3%,
- Il caffè del +88,5%,
- L’olio di palma del +74%.
Anche i costi al consumo crescono:
- Il burro segna un +19,2%,
- Il caffè +18,3%,
- Il cacao e cioccolato in polvere +15,4%,
- Il cioccolato +9,7%.
Senza dimenticare energia elettrica e gas, fondamentali per le produzioni da forno, con un +10,4% rispetto a marzo 2024. Tuttavia, i prezzi della pasticceria fresca hanno registrato un aumento contenuto del +3,0%, segno dell’impegno degli artigiani nel tutelare il consumatore finale.
Emergenza manodopera: il nodo della formazione
Il vero campanello d’allarme, però, resta la carenza di personale qualificato. Nel 2024, il 63,7% delle assunzioni previste tra pasticcieri, panettieri e gelatai in Calabria è stato classificato come “di difficile reperimento”, più del doppio rispetto al 2023. Un problema che mette a rischio la trasmissione dei saperi, l’innovazione produttiva e persino la continuità aziendale delle botteghe.
“La pasticceria artigianale è un patrimonio da difendere – ricorda Confartigianato Imprese Calabria – ma senza investimenti nella formazione, nei centri di eccellenza e nella trasmissione delle competenze, rischia di svuotarsi.”
Un patrimonio gastronomico da tutelare non solo a Pasqua 2025
La Calabria vanta 270 Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT), di cui 87 legati alla panetteria, biscotteria, pasticceria e confetteria – ben il 32,2% del totale. Questo dato testimonia la ricchezza culturale e culinaria di una regione che ha fatto della tradizione un vero baluardo.
Anche durante la Pasqua 2025, la pasticceria artigianale calabrese ha saputo resistere alle difficoltà economiche, confermandosi simbolo di identità, passione e resilienza. Ora, la sfida è dare nuovo impulso alla formazione, coinvolgere scuola, imprese e istituzioni e rendere attrattive le professioni artigiane, per garantire un futuro alle mani che, impastando, mantengono viva l’anima della Calabria.





























