San Luca, piccolo paese dell’Aspromonte, si prepara alle elezioni comunali, a cui spesso ha rinunciato. Cosa accadrà questa volta? Nell’incertezza la Commissione Antimafia si dichiara pronta a intervenire, quasi a voler supplire all’assenza dei sanluchesi.
Dal 2013, solo tre sindaci hanno completato il mandato; poi, solo commissari. Il popolo è affetto da una grave disperazione, colto dal dubbio che vivere rettamente sia inutile. Lo sa bene Bruno Bartolo, ultimo sindaco eletto dopo anni di elezioni non celebrate, che ha vissuto il suo incarico come una missione, ma senza il sostegno “sperato” dello Stato, che dimentica spesso quanto lassù in montagna è più difficile. Anche fare l’amore d’inverno, quando i torrenti scendono a valle e la terra naviga sulle acque.

La Commissione Antimafia vuole candidare propri referenti alle elezioni comunali. Un segnale di sostegno o la definitiva condanna di San Luca? Si può occupare un paese che è già abitato? Se sì, non è uno stato di forza?
Tutto nasce da una visita della Commissione nel giugno 2024. Una “missione” volta a ristabilire la legalità nel comune di San Luca, durante la quale, però, nessuno incontra la comunità, ma tutti si fermano alla sola caserma dei carabinieri.
Ma la legalità non si ristabilisce quando Stato e popolo si incontrano per il bene comune? Ma qual è il bene di San Luca? Forse è lo stesso bene di Antonello dell’Argirò. Ricordate il giovane figlio dell’Argirò? Antonello per difendersi dalle angherie del potere, commise un fatto. Un fatto brutto. Finché, dinanzi ai carabinieri, disse: «Finalmente potrò parlare con la Giustizia. Ché ci è voluto per poterla incontrare e dirle il fatto mio».
San Luca la giustizia non la vuole solo incontrare: con la giustizia vuole convivere, vuole parlare, vuole essere ascoltata e, poi, capita. A tratti, vuole perfino essere ammirata, pur con il contegno di Melusina: ritratta, sì, ma senza che di essa si faccia commercio, senza che diventi notizia da sbattere in prima pagina, senza che su di lei si spacchino giudizi. San Luca ha una Fondazione, nella casa di Corrado Alvaro. Lo conoscete? È a lui dedicata. San Luca ha una Chiesa. E in chiesa c’è un coro. È strano? Eppure, qui si canta a Dio.
San Luca ha una scuola. Frequentata dai figli dei sanluchesi. Leggono, scrivono, pensano. San Luca ha bisogno di Speranza. E come un’Amata alla finestra, è lì che attende sincere dichiarazioni d’amore.