domenica 12 Ottobre 2025
Mec-food
Informa Calabria
Amaro del Capo
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • CRONACA
  • SVILUPPO
  • SANITÀ
  • LAVORO
  • TERRITORIO
  • TURISMO
  • SPORT
  • ALTRO
    • FOOD&WINE
    • MUSICA E SPETTACOLO
    • AMBIENTE
    • SOCIETA’
    • CULTURA
    • OPINIONI
    • RITRATTI
No Result
View All Result
  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • CRONACA
  • SVILUPPO
  • SANITÀ
  • LAVORO
  • TERRITORIO
  • TURISMO
  • SPORT
  • ALTRO
    • FOOD&WINE
    • MUSICA E SPETTACOLO
    • AMBIENTE
    • SOCIETA’
    • CULTURA
    • OPINIONI
    • RITRATTI
No Result
View All Result
Informa Calabria
No Result
View All Result
Home Cultura

Vibo Valentia. Il culto dei morti e la laminetta aurea dell’antica città di Hipponion

Fiore all’occhiello del Museo archeologico di Vibo intitolato a Vito Capialbi

di Ivan Fiorillo
24 Marzo 2025
in Cultura
Vibo Valentia. Il culto dei morti e la laminetta aurea dell’antica città di Hipponion

21 giugno 1972. Una notizia senza precedenti per la cultura locale iniziava a circolare negli ambienti più colti della cittadina, diffusa solo a seguito di attenti studi e verifiche. Da allora nulla di paragonabile è venuto a registrarsi. L’inaugurazione del Museo statale della Magna Grecia al Palazzo Gagliardi di Vibo Valentia nel luglio 1969, oggi noto come uno dei numerosi musei archeologici nazionali italiani, abbisognava a ben vedere di un evento epocale che lo ponesse sotto le luci della ribalta.

E ciò accadde puntualmente in quel periodo con un recupero di rilevanza internazionale. Il destino, magari, ci mise lo zampino, ma nulla avvenne per caso: fu grazie al riavvio degli scavi nel boom edilizio del dopoguerra se un manipolo di archeologi poté imbattersi in un pezzo così prezioso. Tante e distribuite erano le tombe di Hipponion identificate, e in una di queste, in mezzo alle ossa incenerite di una adolescente, brillò di luce propria una minuscola laminetta interamente aurea e niente affatto rovinata, piegata su se stessa in quattro parti. Nel buio della sepoltura l’oro rifulgeva sprigionandosi anche da un anello di pregio indossato (senza raffigurazioni di dèi, secondo i suoi dettami dottrinali), accompagnato almeno da una lanterna retta in mano.

Sottilissimo foglio color giallo intenso, oggi custodito nel Museo di Vibo Valentia

La necropoli di Hipponion, con centinaia di inumazioni, era situata nella valle sottostante l’altura e la ragazza riposava quasi di fronte all’odierna sede dell’Istituto nazionale previdenza sociale. Dirigeva i lavori Ermanno Arslan, incaricato dalla Soprintendenza alle antichità per la Calabria di indagare previamente la zona dove sarebbe sorto tale edificio istituzionale. A marzo la tomba numero 19, già insolita per presentare i resti scheletrici della persona deceduta conservati, restituì a sorpresa sullo sterno del corpo il sottilissimo foglio color giallo intenso. In tre anni si comprese che le sedici righe, scritte in un greco regionale tipico delle colonie locresi, erano di stampo iniziatico, con istruzioni indisponibili agli sguardi profani del popolo indegno dei “misteri” (sétte alternative alla religione ufficiale).

Matrice orfico-pitagorica

I versi furono incisi e tinti di rosso, e si pensava risalissero al III secolo a. C., mentre adesso la datazione è arretrata di un duecento anni. Alla maniera di altre lamine ritrovate, le credenze di riferimento avevano una matrice orfico-pitagorica, eppure non mancano sincretisticamente riferimenti al locrese culto dionisiaco.

La giovane, vergine, doveva essere una consacrata ai limiti dell’autocoscienza, figlia di un sacerdote che mai, toccato dalla più innaturale delle perdite familiari, avrebbe permesso la dolorosa trasmigrazione della piccola anima in una nuova esistenza umana: il vademecum l’avrebbe salvata in eterno, lei ingenua erede di saperi segreti (anche se, curiosamente, la traduzione riportata nel 1972 includeva un errore geografico che sarebbe stato fatale per la salute della defunta, confondendo la destra con la sinistra). Una mezza dozzina di simili manufatti magnogreci, frutto però non di missioni scientifiche, era conosciuta al momento del rinvenimento, tuttavia la suddetta vince in termini di antichità ed estensione perfino rispetto alle attuali circa quaranta dell’area mediterranea. E non è monca nel testo.

Per la prima volta si poteva capire il funzionamento dei riti funerari orfici

Per la prima volta al mondo si poteva capire il funzionamento dei riti funerari orfici, con un letto funebre composto dalla terra nuda e un poco copioso corredo. Forse un perduto sudario di lino avvolgeva la fanciulla. La comunità accademica, a ogni modo, annovera di diritto l’opera fra le testimonianze epigrafiche di maggior rilievo in ambito greco. Il Castello Svevo di Vibo Valentia, già Hipponion, ne è il custode.

Tags: HipponionLaminetta
Precedente

A Santa Domenica di Ricadi torna la Via della Passione: oltre cento le persone coinvolte

Successivo

Forza Italia Giovani Calabria si prepara ai congressi provinciali: ecco tutte le date

Articoli correlati

Vibo, scoperta una nuova porzione delle Mura Greche ancora più arcaica: parlano gli studiosi – Foto

Vibo, scoperta una nuova porzione delle Mura Greche ancora più arcaica: parlano gli studiosi – Foto

29 Maggio 2025
Vibo. Il Museo guarda al mondo antico con un programma di giochi, laboratori, seminari e workshop

Castello di Vibo Valentia, un viaggio nel sacro dell’antica Hipponion con l’archeologo Gianluca Sapio

23 Marzo 2025
Successivo
Forza Italia Giovani Calabria si prepara ai congressi provinciali: ecco tutte le date

Forza Italia Giovani Calabria si prepara ai congressi provinciali: ecco tutte le date

I nodi dell’economia. Il presidente Ascoli: «La Calabria reagisce ma la crescita resta fragile»

I nodi dell’economia. Il presidente Ascoli: «La Calabria reagisce ma la crescita resta fragile»

12 Ottobre 2025
Cade da un muretto in Calabria durante la Festa dell’Uva: soccorso dai Vigili del Fuoco

Cade da un muretto in Calabria durante la Festa dell’Uva: soccorso dai Vigili del Fuoco

12 Ottobre 2025
Santa Domenica. L’arte di Modesto Furchì Schiariti: primo in due prestigiosi concorsi artisti

Santa Domenica. L’arte di Modesto Furchì Schiariti: primo in due prestigiosi concorsi artisti

12 Ottobre 2025
Nel Vibonese 60 operatori turistici stranieri: viaggio tra storia, degustazioni e show cooking

Nel Vibonese 60 operatori turistici stranieri: viaggio tra storia, degustazioni e show cooking

12 Ottobre 2025
Vibo. èdITAl, Festival delle Editorie Italiane Locali: tutto pronto per l’inaugurazione

Vibo. èdITAl, Festival delle Editorie Italiane Locali: tutto pronto per l’inaugurazione

11 Ottobre 2025
Uffici pubblici, burocrazia e ritardi nei servizi: ecco cosa c’è di vero

Uffici pubblici, burocrazia e ritardi nei servizi: ecco cosa c’è di vero

11 Ottobre 2025

La voce autentica della regione

 

Pubblicom S.r.l.
Via Provinciale snc
Tropea – Capo Vaticano di Ricadi (VV)

[email protected]

Menù

  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • CRONACA
  • SVILUPPO
  • SANITÀ
  • LAVORO
  • TERRITORIO
  • TURISMO
  • SPORT
  • ALTRO
    • FOOD&WINE
    • MUSICA E SPETTACOLO
    • AMBIENTE
    • SOCIETA’
    • CULTURA
    • OPINIONI
    • RITRATTI

Informa Calabria

  • Chi siamo
  • Note Legali
  • Pubblicità
  • Contatti
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
Iscriviti al nostro canale whatsapp

Free Press

© 2024 Informa Calabria - Pubblicom Srl - P.I. 03057570792 R.O.C. 39435 – Reg. Trib. VV Nr.1 del 20/02/2018 – Direttore: Francesco Mobilio

  • ECONOMIA
  • POLITICA
  • CRONACA
  • SVILUPPO
  • SANITÀ
  • LAVORO
  • TERRITORIO
  • TURISMO
  • SPORT
  • ALTRO
    • FOOD&WINE
    • MUSICA E SPETTACOLO
    • AMBIENTE
    • SOCIETA’
    • CULTURA
    • OPINIONI
    • RITRATTI

© 2024 Informa Calabria - Pubblicom Srl - P.I. 03057570792 R.O.C. 39435 – Reg. Trib. VV Nr.1 del 20/02/2018 – Direttore: Francesco Mobilio