Una voce romantica, un italiano dall’accento catalano e buongiorno che sa di vita, di fermento, quanta passionalità in Brunella Restuccia, una donna che sa parlare al futuro con un linguaggio assolutamente geniale. Sono storie come questa che fanno sperare, che insegnano a credere nelle proprie aspirazioni: ascoltando Brunella, originaria di Rombiolo, si capisce come i sogni si costruiscano con resilienza, autonomia di pensiero e una voluttà laboriosa. Brunella Restuccia si laurea in ingegneria all’Unical, appassionata di cucina, scrittura e cibo, prende un biglietto per Barcellona, consapevole che non avrebbe fatto l’ingegnera per sempre.
La storia di Brunella Restuccia
«Io ero brava con i numeri – racconta Brunella Restuccia -, ma sapevo che l’ingegneria non sarebbe stato il mio cammino. Ho iniziato a lavorare in Spagna nel campo dell’energia rinnovabile come ingegnera, ma non ero soddisfatta: a 26 anni mi svegliavo e non avevo desiderio di andare a lavorare, per me era una cosa impossibile, senza senso. E quindi ho deciso di lasciare, l’ho fatto senza esitazione, non avendo idea del futuro, lasciando basiti i miei genitori. Ho deciso di partire per 3-4 mesi alla volta del Sud-est asiatico e quella pausa mi ha aiutata a mettere ordine nella mia vita. Sono tornata in Europa ad inizio 2020 con una idea chiara: volevo lavorare con il cibo, perché quando avevo a che fare con esso ero contenta».
«Ho iniziato a proiettare la mia vita nel mondo della gastronomia, fondando immediatamente la Bottega Clandestina e incominciando a scrivere. In un primo momento sono stata anche un intermediaria commerciale: vendevo prodotti italiani in Spagna. Il blog mi ha aiutata a trovare contatti, a condividere la mia passione con altre persone». Brunella Restuccia fa anche un master in management per la gestione dei ristoranti, che si rivela una svolta: «Mi sono accorta che le mie competenze in ingegneria potevano essere determinanti, oggi sono esattamente una ingegnera gastronomica, strutturo il lavoro di ristoranti, pasticcerie, li aiuto a trovare e a scrivere nuove ricette, ad organizzare il lavoro, a raccontarlo, punto su piccole e medie aziende».
Le sue giornate dinamiche
Le giornate di Brunella Restuccia sono meravigliosamente dinamiche: «Mi sveglio presto e felice, faccio meditazione, la mattina lavoro in una azienda di caffè, il pomeriggio mi dedico alla mia attività e la sera scrivo per il mio blog, questo è il mio momento preferito. Quando scrivo e cucino mi distacco dal mondo: magari sto parlando dei pomodori, ma mi sento letteralmente travolta».
Con Brunella Restuccia abbiamo parlato anche di cucina calabrese, alla quale è visceralmente legata: «La nostra cucina è basica e legata straordinariamente alla terra, connessione unica. A Barcellona amo portare in giro la parmigiana, la ’nduja, i dolci con la ricotta e i fichi, quando vedo un albero di fichi mi emoziono. Agli spagnoli insegno a togliere gli ingredienti, perché la cucina italiana è essenziale». Brunella ha in cantiere di scrivere un libro, in stile Laurie Colwin, si definisce una donna «determinata, felice ed equilibrata».
La ricetta: una charlotte alle pesche per l’estate dei poeti
Muri d’orto caldi, roventi, tanto da non potersi sedere, in un tempo dilatato dallo scirocco, che diventa pigro, lento. La calura ti fa prendere confidenza con il corpo: una sensazione che coinvolge i sensi e anche gli organi interni. L’estate è una stagione invasiva, prorompente, esuberante. Prepariamo una Charlotte alle pesche, dolce elegante e poetico.

ingredienti :
- 1 confezione di savoiardi;
- 400ml di acqua;
- 3 pesche gialle in purea;
- 3 cucchiai di zucchero
- buccia e succo di 1 limone.
Per la crema:
- 2 tuorli;
- 80g di zucchero;
- 30g di maizena;
- 500ml di latte;
- la buccia di 2 limoni;
- 4 pesche da tagliate e caramellate.
Preparazione
Scaldate l’acqua con lo zucchero, aggiungere la purea di pesche e la scorza dei limoni, lasciate emulsionare e raffreddare. Per la crema: lavorate i tuorli con lo zucchero, aggiungete la maizena setacciata, il latte caldo con la buccia di limoni e cuocete sin quando non si sarà addensata. Bagnate i savoiardi e ricoprite un cerchio d’acciaio, partendo dai bordi e continuando con la base, farcite con la crema e disponete un altro strato di savoiardi bagnati. Lisciate la superficie con la crema rimasta, tagliate le pesche a fetta e caramellatele con un cucchiaio abbondante di zucchero, adagiatele sulla torta. Aggiungete, se la gradite, qualche fogliolina di menta per conferire un tocco di verde. Adornate i bordi con un nastro dai colori estivi: fucsia, verde, azzurro. Lasciate che la torta riposi in frigo per una notte, servitela molto fredda.
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