Tra una manciata di ore sarà settembre, mese poetico, nostalgico dell’estate e transumante verso una nuova stagione: tra ultimi giorni roventi, piogge improvvise, primi cieli grigi, venti che hanno il sapore dell’uva matura. In una mattinata di fine estate, di quelle con le finestre spalancate e i fichi d’india da sbucciare, chiacchieriamo con il sindaco di Rombiolo, Caterina Contartese, che ci racconta il suo rapporto con il cibo e la cucina. È un volto giovane della politica, sempre sorridente, con l’entusiasmo di chi fa delle sfide la regola del vivere. Già assessore alla Cultura della giunta Petrolo, si è sempre caratterizzata per una grande laboriosità sul territorio.
A tu per tu con Caterina Contartese
«Oggi ho una quotidianità molto impegnata, – ci racconta ridendo – prima cucinavo di più, ricercavo ricette salutari, per esempio il riso venere con le verdure, la cucina del benessere. Della mia infanzia, lo so sembra strano a dirsi, mi è rimasto il sapore della pasta che portavano alla mensa dell’asilo, per l’appunto ditalini con piselli. Ogni qual volta ricordo questa stagione della vita, l’associo a quella meravigliosa pasta, ne sento il gusto in bocca».
Caterina Contartese parla della sua mamma come di una grande cuoca: «Mia madre cucina di tutto, ci mette ore a fare il sugo a fiamma bassa e la cucina sempre esplodere di profumo. Ai compleanni ci preparava sempre il tiramisù, pensandoci è il sapore dolce della mia infanzia. Tutti i sabati io, invece, realizzo una crostata, ho le dosi della frolla ben fissate in testa, da farcire con le marmellate di mia madre, ne invasetta una con i mandarini cinesi, il cui gusto è letteralmente la fine del mondo. Tuttavia, della cucina preferisco il salato».
Caterina da piccola desiderava fare l’insegnante: «Guardavo mia madre e il mondo della scuola mi piaceva. Infatti, è una vocazione che ho mantenuto: l’anno scorso mi sono specializzata sul sostegno, sono in graduatoria».
Il tragitto ed il traguardo raggiunto
La protagonista di questa storia, oggi sindaco di Rombiolo, si è laureata in Scienze Politiche, perché appassionata di diritto. «Dopo la laurea ho fatto un master e ho integrato esami per poter insegnare. La passione per la politica me l’ha trasmessa mio padre. È stato amministratore per diverse legislature e io lo osservavo, un esempio per me».
Le giornate di Caterina Contartese sono molto piene: «Arrivo presto al Municipio e mi sorprende il fatto che molti cittadini passino anche solo per un saluto, questo mi rende orgogliosa. Con la carenza di personale che abbiamo, spesso e volentieri faccio anche la dipendente».
Caterina è al lavoro per l’edizione 2024 del premio letterario “Il Telaio”, che si terrà il prossimo 21 settembre: «Vorrei ci fossero eventi anche in inverno, lavorerò per questo». Salutiamo la sindaca, chiedendole quale crostata preparerà questo sabato: «Siamo nel tempo dei fichi, preparerò rigorosamente una crostata con la marmellata di fichi».