I millenial sono una generazione di coraggiosi, per molti versi posseggono una audacia inaspettata, almeno nel campo della ristorazione e più in generale del cibo: perché si sentono tante storie come quella di Nicola Massaria e il comune denominatore è un misto di eclettismo e intraprendenza. Ragazzi che hanno avuto la forza di alimentare la propria passione, di studiare, di costruirsi un presente, di essere tenaci davanti ai sacrifici.
Ascoltando Nicola, originario di Vibo Valentia, si rimane sorpresi dal suo ottimismo, una spontaneità ricca di energia, di movimento: non è mai stato fermo nella sua vita, eppure è un classe ‘95. Oggi è un pizzaiolo, ma anche un imprenditore che punta a valorizzare il lavoro degli altri e di questo ci parla, letteralmente con il cuore in mano.
A tu per tu con un giovane imprenditore che guarda oltre
Chiacchieriamo con Nicola Massaria in un dopo pranzo meravigliosamente grigio di ottobre: «Io sono andato a lavorare prestissimo, esortato anche da mia madre, avevo l’obiettivo di imparare un mestiere, ho lavorato per dieci euro al giorno. Da ragazzo ho fatto diverse esperienze, le quali mi hanno fatto riflettere: da imprenditore tutelo il lavoro di tutti, voglio al mio fianco persone gratificate e garantite, perché so cosa significa il contrario».
Nicola Massaria ha frequentato l’Alberghiero, fatto stage all’estero, ma la sua curiosità per la ristorazione è venuta fuori molto presto: «Da bambino, me lo ricordo bene, con i miei cugini in campagna giocavamo al ristorante con la buccia dei mandarini e mi appassionava, la cucina mi interessava. Ad un certo punto ho creduto di dover fare un altro mestiere: ho fatto l’imbianchino, ho lavorato in un call center, cercavo di capire quale fosse la mia strada. È stato fondamentale lo studio per riconciliarmi. Sono andato a lavorare in un ristorante a Catanzaro Lido e lì ho avuto un ottimo maestro, è stata una esperienza positiva, mi ha riportato sul mio binario. In me c’era da sempre anche il desiderio di avere una impresa mia: ed ecco che nel 2021 ho aperto il mio locale a Vibo Valentia, una realtà della quale vado fiero, presto ne apriremo un altro a Rende».
La giornata tipo di Nicola Massaria
Nicola ci racconta della sua quotidianità: «Annodiamo i grembiuli verso le 17.00, gli impasti li prepariamo il giorno prima, alle 19.30 inizia il servizio: la nostra battaglia. Oggi ho dodici dipendenti e tra di noi c’è una bellissima atmosfera, perché io non voglio che i più giovani pensino che lavorare in cucina sia solo una questione di sacrificio, si lavora con serenità». In questi giorni Nicola sta lavorando al menù autunnale con la zucca, i funghi, le castagne, ma quando pensa a se stesso si sente felice: «Quando penso al futuro penso ai miei obiettivi, ai progetti avviati, a come vorrei crescere, diventare grande».
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